Credo che sia un testo scritto dagli Stadio

Ma Conte ,con la sua voce roca, la rende piu’ intima,sembra che parli davvero di ognuno di noi.

Io degli “Stadio” ascoltavo sempre  Ballando al buio e sognavo .

Oggi ascolto questo” Vecchio errore” perchè di errori ne ho fatti tanti.

Ho amato e amo l’amore e davanti allo specchio mi ci mettto spesso anch’io.

E mi chiedo :e se non avessi fatto quell’errore?…cosa sarebbe successo.

Forse non sarei stata piu’ io,forse non mi sarei sentita libera come mi sento ora ,forse non sarei rinata mille volte e non mi sarei sentita cosi’ a terra da toccare quasi il fondo per poi ritrovarmi e ricominciare.

Gli errori servono per capire in fondo chi siamo e dove vogliamo andare.

Un passo dopo l’altro sempre davanti allo specchio della verità.

Informazioni su Anna Laura

Tutto cio' che non mi distrugge mi rende piu' forte.

Una risposta »

  1. Credo che esistano errori a cui si può rimediare ed altri no. C
    omunque sia la nostra vita vissuta, che viviamo … sperando di viverla ancora, è l’unica che ci ha portato qui. L’introspettiva è utile se costruttiva. Bacione!

  2. Elle ha detto:

    Io degli Stadio conosco solo Acqua e sapone, di Paolo Conte.. non so 😦 anche se la voce non mi è nuova..

    E se non avessimo fatto quell’errore, davvero non saremmo quello che siamo: non sapremmo che quello è un errore, né che conseguenze può avere – negative.. ma anche positive, di crescita, di consapevolezza di noi.
    Tenere quello specchio sempre davanti a noi è la cosa più difficile, ma anche una delle migliori che possiamo fare per noi. E per trasformare un errore in fertilizzante per il futuro 🙂
    Buona serata,
    Elle.

  3. giulia ha detto:

    Paolo Conte piace tantissimo anche a me.

    In quanto agli errori penso che sarebbe un guaio non commetterne, è l’unica via per imparare. Sono intollerabili invece quando creano inutili e dannosi sensi di colpa ed ancor peggio quando si ripetono.

    Ciao ladykiss – è quello il blog in clima natalizio.

  4. giulia ha detto:

    volevo dire è bello il blog, scusa l’errore, ecco, vedi?

  5. alessandra ha detto:

    Accettare e vivere positivimante gli errori compiuti è senz’altro una forma di maturità, una consapevolezza raggiunta, non facile direi, io purtroppo alcuni errori non riesco ancora a perdonarmeli, però dopo aver letto questo post credo che rifletterò e penserò alle esperienze positive della mia vita nate proprio da essi.

    Tanto per parafrasare un film visto oggi, parlava di artisti che si dicevano che la tristezza è creativa, concludendo che allora la tristezza è proprio “fighissima” Che lo siano anche gli errori?
    Conte mi piace tantissimo.

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